Voto elettronico, in Germania è incostituzionale
La Corte Costituzionale tedesca si è pronunciata sulle mancanze e possibili defaillance del sistema di voto elettronico, utilizzato l'ultima volta nel 2005. E per ora, si torna a scheda e matita
La Suprema Corte tedesca ha dichiarato "incostituzionale" l'utilizzo del voto elettronico, metodo applicato per due milioni di elettori nelle consultazioni del 2005. Così, mentre in USA l'impiego del sistema digitale continua, l'Europa per ora sembra preferire un approccio tradizionale.
La decisione della Corte tedesca si basa sulla "natura non affidabile" delle macchine impiegate e sul sistema a "scatola nera", che rende la procedura di voto non trasparente. Insomma secondo la Corte, l'elettore elettronico non avrebbe la certezza che la sua preferenza fosse acquisita correttamente, quando non manipolata.
Uno dei problemi principali riscontrati dalla Corte è proprio quello del conteggio dei voti: essendo la procedura di riscontro segreta, nessuno può avere la certezza che il proprio voto elettronico sia stato calcolato correttamente. Per la prossima tornata elettorale in Germania, il voto elettronico verrà quindi accantonato.
Il giudice costituzionale Andreas Vosskuhle dichiara che la decisione della Corte non esclude per sempre l'impiego del voto elettronico, ma sottolinea che le tecnologie impiegate quattro anni fa erano quanto meno perfettibili. Anche se alle analisi dei voti, non è stato riscontrato alcun errore di calcolo, il giudizio insiste sulla sostenibilità teorica di un sistema non certificabile, e non sul risultato tecnico - che resta comunque un'incognita.
In sostanza all'elettore è richiesto di riporre fiducia nel meccanismo di voto elettronico. Più di quanta se ne possa riporre in un sistema tradizionale con matita e scheda di carta.
Il voto elettronico è stato introdotto in Germania nel 1999 e utilizzato su vasta scala solo ne 2005. In Italia la tecnologia non è stata mai impiegata, ma la possibilità di sperimentazione è stata all'ordine del giorno in diverse occasioni di dibattito politico.
In Europa comunque il voto "paperless" è nell'obbiettivo di diverse associazioni di informatici che avvisano sulle possibilità di errore e manomissione. In America, nonostante l'impiego continui, le polemiche attorno alle elezioni elettroniche non mancano, soprattutto negli stati definiti Grandi Elettori.
La decisione della Corte tedesca si basa sulla "natura non affidabile" delle macchine impiegate e sul sistema a "scatola nera", che rende la procedura di voto non trasparente. Insomma secondo la Corte, l'elettore elettronico non avrebbe la certezza che la sua preferenza fosse acquisita correttamente, quando non manipolata.
Uno dei problemi principali riscontrati dalla Corte è proprio quello del conteggio dei voti: essendo la procedura di riscontro segreta, nessuno può avere la certezza che il proprio voto elettronico sia stato calcolato correttamente. Per la prossima tornata elettorale in Germania, il voto elettronico verrà quindi accantonato.
Il giudice costituzionale Andreas Vosskuhle dichiara che la decisione della Corte non esclude per sempre l'impiego del voto elettronico, ma sottolinea che le tecnologie impiegate quattro anni fa erano quanto meno perfettibili. Anche se alle analisi dei voti, non è stato riscontrato alcun errore di calcolo, il giudizio insiste sulla sostenibilità teorica di un sistema non certificabile, e non sul risultato tecnico - che resta comunque un'incognita.
In sostanza all'elettore è richiesto di riporre fiducia nel meccanismo di voto elettronico. Più di quanta se ne possa riporre in un sistema tradizionale con matita e scheda di carta.
Il voto elettronico è stato introdotto in Germania nel 1999 e utilizzato su vasta scala solo ne 2005. In Italia la tecnologia non è stata mai impiegata, ma la possibilità di sperimentazione è stata all'ordine del giorno in diverse occasioni di dibattito politico.
In Europa comunque il voto "paperless" è nell'obbiettivo di diverse associazioni di informatici che avvisano sulle possibilità di errore e manomissione. In America, nonostante l'impiego continui, le polemiche attorno alle elezioni elettroniche non mancano, soprattutto negli stati definiti Grandi Elettori.